Riprendiamo e pubblichiamo
integralmente un puntuale articolo di Francesca Davì di “Tele Occidente” che
fotografa una situazione a dir poco incredibile. Prendendo spunto da questo
articolo piuttosto neutro e distaccato, una considerazione un po’ più bruciante
però va fatta.
Una più che esigua minoranza di pazzi-rompiscatole (si dice provengano da
Marte) reclamano da mesi un tasso di civiltà un tantino al di sopra dell’attuale
degrado umano e materiale. Diciamo la verità: le responsabilità di questo stato
di cose non è solo dei sindaci di Terrasini e Cinisi. Infatti ci si dovrà
chiedere d’ora in poi: DOVE SONO I CITTADINI?!
Diverse manifestazioni di protesta si sono organizzate tra Cinisi e
Terrasini, ma diciamo la verità, la partecipazione popolare è stata a dir poco
insignificante. Di chi la colpa di questi scollamenti? Degli agitatori-pazzi-rompiscatole?Può
darsi visto come il mondo è alla rovescia.
L’indomani di Ferragosto “La7” ha trasmesso con commenti piccanti le avvilenti
immagini delle spiagge di Capaci, Isola e Sferracavallo così come erano state
lasciate dai bagnanti. Attenzione: immagini viste su tutto il territorio
nazionale. Un immondo tappeto di lordume da non far dormire la notte a chi ha
avuto (tra i Siciliani-agitatori-pazzi-rompiscatole) la sventura di seguire le
immagini da incubo.
Di chi la colpa di tutto ciò? Se questo è il tasso generale di civiltà,
cosa ci aspettiamo dai cittadini che vivono nella fascia costiera del
palermitano? Ci aspettiamo forse che partecipino in massa alle proteste contro
le discariche a cielo aperto? L’inerzia, l’inettitudine dei sindaci e delle
amministrazioni che ci rappresentano non sono forse il risultato di questo
vuoto di civiltà?
Cosa fare allora?
Su quest’ultimo “che fare” crediamo dovrà misurarsi d’ora in poi il
Movimento-dei-pazzi-agitatori-rompiscatole-scesi-da-Marte .
“Reagite o
dimettetevi” è il diktat del comitato “Ripuliamo Cinisi e Terrasini” alle
amministrazioni e ai consigli comunali dei due paesi confinanti, sommersi dai
rifiuti. Gli ambientalisti in queste ore stanno documentando la situazione di
emergenza attraverso filmati e fotografie pubblicate sulla pagina Facebook del
comitato, nella quale si legge l’invito ai sindaci Salvatore Palazzolo e
Massimo Cucinella e ai rappresentanti delle assise civiche a rivolgersi alle
autorità competenti a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. “Contattate
-si legge in uno dei post- l’Asp, il Prefetto, la Regione, la magistratura,
minacciate di consegnare le fasce tricolore, ma non fate finta di niente. Non
scaricate ad altri le responsabilità senza aver mosso un dito, oppure
andatevene tutti a casa. Dimissioni!” La questione è davvero seria. La statale
113 che collega Terrasini e Cinisi è stata trasformata in una discarica a cielo
aperto, e per due paesi a vocazione turistica è davvero una brutta storia.
Massimo Cucinella, primo cittadino di Terrasini e Salvatore Palazzolo di
Cinisi, sono consapevoli dello stato indecoroso in cui versano i paesi che
amministrano ma i problemi -dichiarano- sono tanti, uno tra questi la fase
transitoria dell’esistenza dell’Ato Palermo 1. Attualmente a Terrasini sono
state ripulite le postazioni del centro, del lungo mare Peppino Impastato, di
via Carlo Alberto dalla Chiesa, di contrada degli Androni e della statale 113
nei pressi della scuola media, proprio dove il comitato Ripuliamo Cinisi e
Terrasini ha realizzato il reportage fotografico, denunciando il degrado
dell’area e dove ieri notte un rogo di sterpaglie in un terreno accanto stava
per raggiungere i cumuli di rifiuti accatastati, ma l’immediato intervento dei
vigili del fuoco -dicono dal comitato- ha evitato il peggio. Questo tratto
della statale 113, assicura l’assessore all’ambiente di Terrasini Pietro
Palazzolo, sarà totalmente pulito entro oggi, domani al massimo. A Cinisi
invece il sindaco Salvatore Palazzolo ha seguito questa mattina le operazioni
di bonifica della zona nei pressi della Pizzeria Impastato. Per ripulirla oltre
agli autocompattatori dell’Ato sono state utilizzate due pale meccaniche del
Comune. I due sindaci concordano con le lamentele sollevate dal “comitato ripuliamo
Cinisi e Terrasini” ma non ci stanno ad essere additati come gli unici
responsabili delle continue emergenze igenico-sanitarie e ricordano agli
ambientalisti il momento che l’ambito territoriale ottimale sta attraversando:
“noi, come altri Comuni, conferiamo i rifiuti a Trapani in un impianto che può
accogliere solo 100 tonnellate di immondizia al giorno. La società della quale
facciamo parte è in liquidazione e attendiamo il passaggio alle SRR, la
situazione di criticità è sotto gli occhi di tutti -aggiungono Cucinella e
Palazzolo- ed è facile strumentalizzare ed accusare noi sindaci quando le
responsabilità sono in primis della Regione Siciliana che ancora non attua una
seria politica sulla gestione dei rifiuti”. Ma dal “comitato ripuliamo Cinisi e
Terrasini” le preoccupazioni per il ripetersi delle emergenze igenico-sanitarie
sono tante, perchè come scrivono sulla loro bacheca Facebook “ne va dei nostri
figli, della nostra salute, delle nostre tasche e quindi svegliamoci e
smettiamo di aspettare e credere alle favole e alle promesse”.
Di Francesca
Davì (Tele Occidente)
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