Caro Guido,
non so se dal posto in cui ti trovi
(ammesso che esista) riesci a seguire le vicende (dis)umane che continuano a mortificare il nostro paese e la nostra
nazione e che, purtroppo o per fortuna, ti sei lasciato alle spalle. Non mi riferisco
soltanto all’"emergenza spazzatura" di Terrasini che, da quando sei partito, si è ulteriormente aggravata, ma soprattutto ad un altro tipo di spazzatura, al despota, e non sai
cosa pagherei per sentire uno dei tuoi commenti al vetriolo sugli ultimi passi di
questo criminale che continua ad immiserirci, soprattutto moralmente.
Quasi ogni mattina - ricordi? - ci incontravamo
da Mimmo, il nostro comune amico giornalaio di Pazza Duomo, da cui compravo il
giornale (con la ‘g’ minuscola, s'intende) e ne commentavamo
insieme il titolo di apertura.
Su chi poteva cadere la discussione?
Sul despota, ovviamente, e tu ripetevi sempre: «Non se ne può
più, scappo … me ne vado a Cuba …!». Io ci ridevo sopra, ma non potevo mai immaginare che l'avresti fatto sul serio.
Ebbene, ti sembrerà incredibile, ma il
criminale è ancora al suo posto mentre la situazione è di gran lunga peggiorata
rispetto a quando ci incontravamo da Mimmo.
Un giorno (era il tempo del bunga-bunga e della nipote di un capo di
stato del Nord Africa) mi dicesti più o meno: il bunga-bunga sarà la sua fine … Questa volta il maiale resta infilzato.
Non eri il solo a crederlo. E
invece!
Invece non sai, soprattutto in
questi giorni, quanto mi sarebbe piaciuto sentire ancora le tue furenti
incazzature contro il criminale-pregiudicato-pluricondannato che, grazie a noi
(anche questo dicevi) continua a stare al suo posto e a dettare condizioni ad
un’intera nazione.
Non ci credi che sia così? Me ne
rendo conto, ma devi fidarti, è la pura realtà!
Ti abbraccio
Terrasini, agosto 2013
P.S. :
Peccato, però, che
te ne sia andato a Cuba. Non dovevi farlo! Comunque, per farti perdonare,
mandaci di tanto in tanto qualche foto, di quelle che solo tu e pochi altri
sanno fare.
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