Anche quest’anno
si confermano i tradizionali festeggiamenti in onore del Santo protettore dei pescatori e
dell’abbondanza del pescato. Tre diverse interviste all'Ass. al Turismo Favazza, al Prof. Castro, al Pres. della Proloco Zerilli e a due componenti del
Comitato organizzatore Lorenzetti e Ciaramitaro. "Terrasini Oggi", domenica 29, seguirà la processione delle barche.
Servizio di Giuseppe Ruffino
(archivio foto M. Zerilli) |
San Pietro il Pescatore! Chi meglio di lui, nell’immaginario religioso-popolare, può legarsi al ciclo e all’abbondanza della pesca e alla vita dura e rischiosa del pescatore?
Festa
propiziatrice e di ringraziamento insieme, coinvolge un
po’ tutte le marinerie dell’Isola, laddove la tradizione si mantiene ancora
salda. Il suo svolgimento, fra venerdì 27 e domenica 29 giugno (giorno del Santo), assume una particolare suggestione per la processione delle barche incolonnate
dietro al Santo ben saldo sulla prua della barca capofila. Le imbarcazioni
imbandierate salpano dal porto e vanno verso un punto prescelto della costa.
Rama per poi
invertire la rotta e far ritorno al porto. Nella punta estrema di Capo Rama
sarà deposta in mare una corona di fiori a forma di grande chiave (la chiave di S.
Pietro) come a volere aprire il Golfo all’abbondanza. Seguiranno la messa, i giochi
vari tradizionali (l’antinna a mare)
e la grande padellata di pesce azzurro al porto. A proposito della Chiave di
fiori gettata al largo, testimoni attendibili raccontano che,
una decina di anni fa, un peschereccio decise di gettare le reti nel punto più o
meno preciso in cui era stata deposta pochi giorni prima la chiave. Ne seguì
una pescata eccezionale, ancor oggi da molti ricordata!
Anche
quest’anno, se il mare sarà clemente, dovrebbe essere Capo
(archio foto M. Zerilli) |
(archivio foto M. Zerilli) |
La tradizione, anche
qui, a Terrasini, ha avuto un andamento piuttosto discontinuo per varie
ragioni, non ultime il moto ondoso e i permessi della Capitaneria di Porto per
le rigide norme che regolano la navigazione delle barche da pesca (vietato
ospitare estranei).
Nei progetti
(per la verità non nuovi) del Comitato organizzatore, della Pro Loco e del
Comune, vi è quello di irrobustire i momenti di incontro tipici della festa,
trasformando, ad esempio, la “padellata” (frittura del pescato), in un appuntamento di
grande richiamo ittico-gastronomico (una sagra del pesce), che coinvolga, oltre
ai pescatori, anche i nostri ristoratori. L’idea è ottima e quando,
nel recente passato, un simile tentativo fu fatto, il risultato si rivelò
eccellente. È questa, forse, la nuova rotta che San Pietro vuole indicarci in
tempi di reti magre? Può darsi, ma molto dipenderà da noi e da scelte turistico-amministrative coraggiose e tenaci. E allora, togliamoci le mani dalle tasche, rimbocchiamoci le maniche e guardiamo avanti.
Appuntamento, dunque, a Terrasini da venerdì 27 a domenica 29 giugno.
Appuntamento, dunque, a Terrasini da venerdì 27 a domenica 29 giugno.
W SAN PIETRO!
INTERVISTA AUDIO ALL’ASSESSORE AL TURISMO E SPORT
INTERVISTA VIDEO AL PROF. FILIPPO CASTRO, STUDIOSO TERRASINESE DELLA
CULTURA E DELLE TRADIZIONI MARINARE (è di imminente pubblicazione, a cura dell'"Atlante Linguistico della Sicilia", una sua importante ricerca storica sulle barche e la pesca in Sicilia).
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