Sulla spinta del
crescente malessere popolare e sulle difficoltà oggettive e soggettive delle
varie amministrazioni comunali del partinicese, iniziano a venire i
nodi al pettine. Chiamato in causa il Governo regionale. Intanto riceviamo e volentieri pubblichiamo una importantissima presa di posizione (“LETTERA
APERTA”) congiunta della “Associazione Impastato” e del “Movimento per l’Acqua
Pubblica”
di Sabrina Vitale
Come il titolo
di una vecchia canzone popolare, in questi mesi stiamo assistendo all'ennesimo
balletto tra amministrazioni regionali e comunali per il riaffido della
gestione delle reti idriche ai comuni o ad una nuova società privata. Ieri il
Sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo ha deciso di compiere un atto di
responsabilità nei confronti dei cittadini che da giorni lamentavano disservizi,
forzando i cancelli e riaprendo la sorgente Sansotta. Atto di responsabilità
che avremmo voluto nei mesi scorsi anche dal sindaco di Terrasini nei riguardi
della spinosa situazione di Contrada Serra sfociata nella protesta del 7 aprile
scorso.
Nei giorni passati
siamo stati contattati da Pino Dicevi, dell'”Associazione Impastato”, che
insieme ad Antonella Leto, del “Movimento per l'Acqua Pubblica”, da tempo conduce
battaglie sulla esplosiva situazione. Da loro riceviamo e pubblichiamo una
“Lettera Aperta” ai sindaci e ai cittadini affinché non demordano da questa
battaglia di civiltà.
COMUNICATO STAMPA
LETTERA APERTA
In seguito al
fallimento della “Spa APS” l’ATO di Palermo e il Commissario della Provincia
hanno riconsegnato la gestione del servizio idrico a “ONDA ENERGIA”, l’azienda privata
siracusana che si è aggiudicata la gara d’appalto, indetta per assicurare
provvisoriamente (sic!) la continuità del servizio nei 52 comuni della
Provincia di Palermo.
La situazione è
gravissima non solo perché il Governo Crocetta, dopo avere assicurato ai
siciliani la ripubblicizzazione dei servizi idrici, ha disatteso le aspettative
referendarie contro la disastrosa esperienza della privatizzazione ma anche
perché è stata ignorata la sentenza con
cui la Corte d’Appello ha autorizzato la riconsegna degli impianti ai dieci
comuni vincitori di una battaglia legale per la riappropriazione dei loro
impianti (Cinisi, Terrasini, Trappeto, Termini Imerese, Castronovo di Sicilia,
Villafrati, Mezzoiuso, Campofiorito, Vita e Pollina).
Non dimentichiamo
che lo stesso Governo Crocetta ha fatto di tutto per svilire le continue lotte
del “Forum
dei Movimenti per l’acqua e per i Beni Comuni”, comprese le lotte del “Movimento
Siciliano per la ripubblicizzazione dell’acqua e dei servizi idrici”,
promotore anche di una “Proposta di legge regionale di iniziativa
popolare e dei Consigli Comunali” contenente i sacrosanti “Principi per la tutela, il governo e la
gestione pubblica delle acque” e il relativo “Adeguamento della disciplina del
servizio idrico alle risultanze del referendum popolare del 12-13 Giugno 2011”.
Pertanto i suddetti
promotori, in vista dell’ennesimo incontro, fissato per il prossimo 26 Giugno
c.a., alle ore 15,00, presso l’Assessorato Energia e Servizi di Pubblica
Utilità, in Viale Campania, sollecitano tutti i sindaci della provincia
a mantenere alta l’attenzione schierandosi contro la “privatizzazione temporanea”
e per la reale soluzione della gestione pubblica del servizio idrico, da
qualificare non solo con eventuali modifiche da fare nel ddl esitato dalla “IV
Commissione ARS” ma anche con il possibile inserimento di alcuni punti
essenziali, già inseriti nella “Proposta di legge regionale di iniziativa
popolare e dei Consigli Comunali”.
A tal fine i suddetti promotori invitano i cittadini e le Associazioni
di tutta la Provincia di Palermo a collaborare con i rispettivi sindaci al fine
di non abbandonare la lotta contro questo Governo Crocetta che, con una
politica alquanto pelosa, vuole rigettare la gestione idrica nelle grinfie dei
privati, giustificata da quell’emergenza
voluta e radicata nella cattiva politica di qualsiasi colore.
Pino
Dicevi e Antonella Leto
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