Dopo alcune
settimane di frenetico lavoro per preparare tutti i cartelloni e la scenografia
del palco della piazza Duomo, Nino Randazzo (molti lo ricorderanno, era un capo
stazione in servizio a Terrasini, morto diversi anni fa, bravo pittore)
dipingeva il pannello della Sicilia contro i missili ed io coloravo la scritta
definitiva sull'immagine di Pio La Torre, per poi sistemarla su un grande cubo
di pannelli di legno davanti al sagrato della chiesa Madre.
Fu un successo
clamoroso, superiore agli anni precedenti.
Durante tutto il
pomeriggio si svolsero tanti giochi in piazza, con grande partecipazione dei
ragazzi e delle ragazze seguiti dalle giurie di "esperti".
La villa
comunale piena di piccoli stand di artigianato e gastronomia casereccia
pullulava di gente che ammirava la nostra organizzazione e si mangiava il
panino con le panelle .
Ma la terribile
giornata del 3 settembre, ci portò la maledetta notizia della strage che lasciò
tutti sgomenti: il Generale dei Carabinieri e prefetto di Palermo Carlo Alberto
dalla Chiesa, la moglie Manuela Setti Carraro e l'agente di polizia di scorta
Russo, trucidati a colpi di mitra in via Isidoro Carini a poche centinaia di
metri dalla Prefettura. Carlo Alberto Dalla Chiesa era stato ucciso pochi mesi
dopo Pio La Torre, e proprio il Generale era stato inviato in Sicilia dal
governo centrale, per contrastare la mafia. Ma i suoi poteri non erano stati
assegnati come lui aveva ripetutamente chiesto.
La Festa fu
sospesa immediatamente e in molti corremmo a Palermo.
(foto archivio di Vito
Cardinale)
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