Per lungo,
lunghissimo tempo il Palazzo municipale è stato avvolto da una spessa coltre di
silenzio. Una sorta di rassegnazione, mista ad aristocratico distacco, si è
impadronita di tutti noi che, invece, avremmo dovuto impedire che questa
"malattia" non prendesse campo. Poche, veramente poche le voci
attente e critiche (nei confronti della politica amministrativa in generale,
non di una in particolare); voci isolate fino al punto da sembrare monotone se
non, addirittura, fastidiose (si veda Facebook o le sporadiche proteste più o
meno organizzate). Il vuoto ha prodotto il mostro: le gravi disfunzioni di cui
oggi paghiamo il conto. Ma siamo noi i primi responsabili; siamo stati tutti
noi, la così detta "società civile", a non prendercelo e a non usarlo
questo benedetto spazio. Occorre allora meditare e rimediare: rompere la coltre
del silenzio, tornare a esercitare il controllo sociale e democratico dal
basso, ridurre le distanze tra noi cittadini e la politica, ampliare la
partecipazione democratica. Ogni altro rinvio sarebbe colpevole. Ma ci si
aspetta pure il contributo di idee e di proposte dei nostri lettori senza i
quali l'impegno sarebbe vano.
Diceva Don Lorenzo Milani, che arriva il momento in cui bisogna togliersi le mani dalle tasche, altrimenti è facile lamentarsi.
Intanto una notizia positiva ci giunge dal Consiglio (o almeno da una parte di esso) e riguarda la mozione presentata dalla Minoranza consiliare per ottenere che le Sedute siano riprese e trasmesse dai mezzi di informazione. Ci si augura, nell'interesse di tutti, che la mozione divenga espressione dell'intero Consiglio e non di una parte.
Diceva Don Lorenzo Milani, che arriva il momento in cui bisogna togliersi le mani dalle tasche, altrimenti è facile lamentarsi.
Intanto una notizia positiva ci giunge dal Consiglio (o almeno da una parte di esso) e riguarda la mozione presentata dalla Minoranza consiliare per ottenere che le Sedute siano riprese e trasmesse dai mezzi di informazione. Ci si augura, nell'interesse di tutti, che la mozione divenga espressione dell'intero Consiglio e non di una parte.
La Redazione
Prosegue il giro di interviste video. Oggi è il turno dell’assessora Marina
Randazzo. Nell’intervista che vi proponiamo, tocca vari punti che riguardano il
suo incarico (Servizi Sociali e Pubblica Istruzione). In modo particolare vengono
puntualizzati alcuni aspetti relativi all’Asilo Nido comunale emersi nel
dibattito della Seduta del 9 luglio scorso alla quale ha partecipato insieme
col sindaco.
S C H E D A
Marina Randazzo, 28 anni
Studentessa in medicina (Università di
Palermo)
Ai Servizi Sociali dal dicembre
del 2012
L'INTERVISTA
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