di Giuseppe Viviano
(foto di G. Viviano) |
Questa volta le ruspe intervengono per la demolizione di opere in muratura, siano esse case, muri o recinzioni, piattaforme in cemento, cisterne e altro, con relativo conferimento a discarica e successivi interventi di rinaturalizzazione dei luoghi per il loro recupero ambientale, prevedendo anche la rimozione di strutture prefabbricate e roulotte.
Gli interventi in corso sono contemplati
nel progetto PO FESR 2007/2013, che si pone l’obiettivo di «rafforzare la rete ecologica
siciliana, favorendo la messa a sistema e la promozione delle aree ad alta
naturalità e conservando la biodiversità in un’ottica di sviluppo economico e
sociale sostenibile e duraturo».
Finanziato
dalla Comunità Europea per un importo complessivo di 250 mila euro e promosso dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente,
il progetto ha visto il coinvolgimento e la partecipazione diretta del Comune di Terrasini, in qualità di Ente
Locale, e del “WWF Italia”, in
qualità di Ente Gestore dell’area protetta e soggetto proponente, ai quali è
toccato l’onere di redigere il piano di intervento «acquisizioni bonarie e bonifica zona
A e zona B della Riserva».
(foto di G. Viviano) |
Gli interventi
si sviluppano dunque in due direzioni: da una parte, verso l’acquisizione
bonaria al patrimonio demaniale regionale di lotti privati, dall’altra, verso
la bonifica delle aree già acquisite al patrimonio del Comune di Terrasini.
Quello della riqualificazione ambientale è stato, per il “WWF Italia”, tra gli
obiettivi prioritari e più problematici dell’attività di gestione, non solo per
una consolidata consuetudine a considerare ‘terra di nessuno’ il territorio
oggi protetto da norme regionali, nazionali e comunitarie, e vincolato dal 1968
come ‘biotopo di interesse naturalistico’ per decisione del Comune di
Terrasini, ma soprattutto perché parte dei terreni ricadenti sia in zona A che
in zona B sono di proprietà privata o in possesso di privati.
Gli interventi
del presente progetto sono già stati previsti dall’Ente Gestore nella
programmazione PIR RES 2000-2006 AdP “Sistema marino-costiero”, “come intervento
strategico” nel Piano di Gestione del SIC “Cala Rossa e Capo Rama”, di cui la
riserva costituisce il cuore pulsante, e nella programmazione triennale
2011-2013 dell’area protetta.
(foto di G. Viviano) |
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