Alla domanda sull’insegnamento
a scuola del dialetto, Giovanni Ruffino risponde di non essere un fautore del suo
uso nella scuola. Detto da un dialettologo sembrerebbe
sorprendente, ma nell’intervista ci spiega perché.
Servizio di Irene Cavarretta
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Un momento dell'incontro culturale |
Negli eleganti locali di "Villa Adriana Golden Park", a metà strada fra Terrasini e Cinisi, si è svolto ieri sera, domenica 27 luglio, l'interessante appuntamento culturale organizzato dall'Associazione "Così, per... passione!" guidata da Ino Cardinale e Adalberto Magnelli. Tema dell'incontro, cui hanno partecipato numerosissime persone di entrambe le cittadine contigue, "LA MISOGINIA NEI PROVERBI E NELLE TRADIZIONI POPOLARI". Ospiti d'onore il dialettologo e docente universitario Giovanni Ruffino e la Sovrintendente ai Beni Culturali di Palermo e Catania Maria Elena Volpes.
L'approccio
al tema è risultato molto interessante non solo per la presenza degli
illustri esponenti del mondo culturale ed accademico, ma anche per la
modalità di approccio (recita-drammatizzazione da parte di un nutrito
stuolo di bravissimi attori) a un fenomeno culturale molto serio e
problematico qual è la "misoginia". Permane, infatti, nella nostra
società, sia pure in modo stratificato e inconscio,
l'avversione, e in molti casi il disprezzo per il mondo femminile, che
si estende dalla sfera sessuale al modo di vivere proprio della donna.
Il
prof. Giovanni Ruffino, che ha cucito assieme con brevi introduzioni i
vari momenti delle recite alcune in dialetto, altre in lingua, al
termine dell'evento si è intrattenuto in una conversazione (debitamente
filmata), che "Terrasini Oggi" manda in onda in questa pagina. Hanno
partecipato alla breve conversazione il giovane studente Marco Consiglio, la dott.sa Martina Consiglio e l'Assitente sociale Margherita Cipriano.
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